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02 Gen 2016

scaffale aperto – gennaio

L-utilitaria-gialla-Carlo-Spera_imagelargeLo “scaffale aperto” di gennaio è firmato Carlo Spera.

1. Cesare Pavese – Il mestiere di vivere
2. Fernando Pessoa – Il libro dell’inquietudine
3. Henry Miller – Tropico del cancro
4. Louis-Ferdinand Céline – Viaggio al termine della notte
5. Cormac McCarthy – Meridiano di sangue
6. Walter Benjamin – Angelus Novus
7. John Steinbeck – Furore
8. Italo Calvino – Lezioni americane
9. Svetlana Aleksievic – Preghiera per Cernobyl’
10. Colin Thubron – In Siberia

 

Carlo Spera vive e lavora a Lanciano (CH) dove è nato nel 1976. Nel 2001 si è diplomato in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino fondata da Alessandro Baricco. Da allora alterna al lavoro di scrittore/fotoreporter quello di editore e insegnante organizzando corsi e laboratori di scrittura, cinema, narratologia e fotografia sociale nelle scuole.
Tra i tanti è stato ideatore del Primo Controcorso di Cinema e Narratologia presso l’Università Popolare di Roma.
Ha collaborato con La Stampa, La Repubblica, Il Secolo XIX, Il Centro, D’Abruzzo etc.
Il suo reportage R-Esistenza è apparso su numerose testate nazionali, trasmesso nel corso del programma televisivo Chernobyl, venti anni dopo di Paolo Garimberti e, sotto forma di mostra fotografica itinerante, ha girato più di 45 città italiane.
Per Radio Rai ha scritto l’opera Una questione di spazio, regia di Sergio Ferrentino.
Nel 2006, con l’uscita del suo ultimo libro, Viaggio al termine della notte, Viedimezzo edizioni, ha
ideato e promosso il progetto La tentazione di esistere a favore delle vittime del disastro di Chernobyl.

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