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01 Dic 2023

SPRead_Littlefoot di Charles Wright

Continua SPRead. Tradurre voci la rassegna curata da Rosaria Lo Russo.

Il 1 dicembre è la volta di Charles Wright con Littlefoot (Crocetti, 2023) tradotto da Antonella Francini.

Insieme alla curatrice del volume interverrà Marco Petrelli.

Venerdì 1 dicembre presentiamo Littlefoot di Charles Wright tradotto da Antonella Francini (Crocetti, 2023)
L’appuntamento rientra tra gli incontri di “SPRead. Tradurre voci” rassegna curata da due anni da Rosaria Lo Russo. 
L’incontro ad ingresso libero avrà inizio alle 18:30. Littlefoot è l’inesausta meditazione sulla mortalità di un dei più celebri poeti americani Charles Wright. 
Il poeta-narratore scruta i cieli come una mappa, alla ricerca delle ultime indicazioni sull’“altro lato della sua stessa morte”. 
Disseminato di testi di canzoni d’amore e vecchi spirituals, in questo libro troviamo solitudine e rassegnazione ma anche un grido di gioia, poiché “tutte le cose vengono dallo splendore” 

Charles Wright è nato nel 1935 a Pickwick Dam, nel Tennessee. Ha cominciato a scrivere poesie negli anni in cui ha militato nell’Intelligence Service dell’esercito americano a Verona (1957- 1961), sollecitato dalla lettura delle opere di Ezra Pound e dai paesaggi del nord Italia che le avevano ispirate. 
Grazie a una borsa Fulbright dal 1963 al 1965 è vissuto a Roma, dove ha tradotto La bufera e altro di Eugenio Montale. Nello stesso periodo si è avvicinato alla poesia di Dante e a quella di Cesare Pavese. Ha quindi insegnato in diverse università negli Stati Uniti (Università della California a Irvine, Università della Virginia, Princeton, Columbia, Università dell’Iowa) e in Italia (Padova e Firenze). È stato insignito di prestigiosi riconoscimenti, tra cui il National Book Award, il Ruth Lilly Poetry Prize, il Lenore Marshall Poetry Prize, il National Book Critics Circle Award, il Pulitzer, il Griffin International Poetry Prize, i premi italiani Antico Fattore, Mario Luzi, Leoncino d’Oro e Laurentum Dante Alighieri e, per la sua attività di traduttore, il PEN Translation Prize. Nel 2014 è stato nominato Poeta laureato degli Stati Uniti dalla Biblioteca del Congresso di Washington, carica che ha ricoperto per due anni.

Antonella Francini, traduttrice di poesia americana, nel 2020 le è stato assegnato il Premio Nazionale per la Traduzione dal Ministero della Cultura. Docente di letteratura alla Syracuse University di Firenze per molti anni, è autrice di numerosi studi critici su poeti e narratori moderni e contemporanei, soprattutto statunitensi e spesso in prospettiva comparatistica e interdisciplinare, occupandosi in particolare della poesia del secondo novecento, di poesia afroamericana, del dantismo nella cultura Usa e del rapporto fra poesia e arte. Fa parte della redazione della rivista di poesia comparata “Semicerchio”, responsabile della sezione anglo-americana, e collabora con Alias e L’indice del mese. Ha studiato in Italia e negli Stati Uniti dove ha iniziato a occuparsi di poesia comparata e traduzione. Come traduttrice ha introdotto in Italia l’opera di molti poeti americani, fra cui le prime traduzioni italiane della modernista Mina Loy e dei premi Pulitzer Charles Wright, Jorie Graham, Yusef Komunyakaa e Jericho Brown, con volumi della loro poesia, brevi antologie in riviste e saggi usciti fra il 2000 e il 2022. Nel 2004 ha curato l’antologia Poesia statunitense per L’Espresso-La Repubblica. Ha collaborato a La letteratura americana dal 1900 a oggi per Einaudi e a La letteratura degli Stati Uniti. Dal Rinascimento americano ai nostri giorni per Carocci. Fra le sue ultime pubblicazioni, la traduzione di Il posto e Fast di Jorie Graham, rispettivamente per Mondadori e Garzanti, e uno studio sul dantismo nella poesia di Charles Wright (CoSmo, 2022).

L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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