Nuovo appuntamento per scripta, la rassegna a cura di Pietro Gaglianò giunta quest’anno alla quarta stagione.
Come nelle precedenti edizioni scripta si concentra su un’editoria di approfondimento, spesso al margine dei grossi numeri del mercato di divulgazione, che si sforza di mantenere alto e vitale il
dibattito sulla critica, sulle estetiche, sulle forme e sulle politiche dell’arte contemporanea. L’incontro del 23 ottobre, alle ore 18.00 presso la Libreria Brac di Firenze, è con Christian
Caliandro e il suo Italia Revolution, edito da Bompiani.
Il libro: Siamo abituati a raccontare gli anni Ottanta come un periodo dominato dal glamour e dalla leggerezza. In realtà, è stato un decennio molto più pesante, duro e livido di quanto
comunemente si pensi. Dalla diretta della tragedia di Vermicino alla nascita delle Tv private, nulla è più stato come prima: i processi di trasformazione, rimozione e riflusso si intrecciano e
si sovrappongono, nascono i fantasmi che ci visiteranno nei successivi decenni. Il nostro Paese è quindi preda da almeno trent’anni di una forma di schizofrenia: si è raccontato un’altra verità,
stretto nel conflitto generazionale tra i “vecchi” che avevano vissuto la ricostruzione e il boom e i “giovani” sessantottini, che di quei drammi e di quegli slanci non sapevano nulla ed erano cresciuti
nel benessere. Oggi quindi – esattamente come nel secondo dopoguerra – il nostro Paese va ricostruito, riportando al centro la realtà: solo la cultura potrà dare origine alla grande rivoluzione di
cui abbiamo bisogno.
Christian Caliandro (1979) è critico e storico dell’arte contemporanea, ed esperto di politiche culturali. È membro del comitato scientifico di Symbola Fondazione per le Qualità italiane. Ha
pubblicato La trasformazione delle immagini. L’inizio del postmoderno tra arte, cinema e teoria, 1977-’83 (Mondadori Electa 2008), Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011, con
Pier Luigi Sacco) e Italia Revolution. Rinascere con la cultura (Bompiani 2013). Cura su “Artribune” le rubriche Inpratica e Cinema; collabora inoltre regolarmente con “minima&moralia” e “alfabeta2”.
Ha curato numerose mostre personali e collettive, tra cui L’idea del realismo // The Idea of Realism (2013) e Fantasma concreto // Concrete Ghost (2014), entrambe nell’ambito del progetto espositivo “Cinque Mostre” presso l’American Academy in Rome, e Amalassunta Collaudi (2014) presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno.
Il programma dei prossimi mesi prevede:
Mercoledì 19 novembre
Teresa Macrì, Politics/Poetics, postmediabooks
Giovedì 11 dicembre
Demetrio Paparoni, Il bello, il buono e il cattivo. Come la politica ha condizionato l’arte negli ultimi
cento anni, Ponte alle Grazie.
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