Martedì 13 maggio incontriamo Marco Lachi per presentarvi il suo libro In provincia (Quodlibet, 2024).
Roberta Agnese lo descrive così:
«Questo libro di Marco Lachi è un libro sul paesaggio, sugli elementi – antropici e naturali – che lo compongono, sul processo che lo produce e lo crea, sul sentimento di perturbante appartenenza che esso genera nell’osservatore. È anche un libro su un paesaggio in particolare e la testimonianza di un’esperienza visiva ed esistenziale singolare: quella di un territorio che idealmente e fisicamente si situa tra la provincia e la ruralità delle strade meno battute; dove occorre guardare per vedere, che sia attraverso il dispositivo del fotografo, oppure prendendo in prestito gli occhi e i gesti di un passante ritratto; dove è necessario vedere per riconoscere, per riconoscersi in esso. È, infine, l’opera di un fotografo che ci svela la complessità tecnica e culturale di questa pratica, della sua pratica, del suo percorso di riflessione stilistica e formale, che si nutre certo di riferimenti, ma anche della pazienza dello sguardo e della profondità del sentimento».
Marco Lachi nasce a Firenze nel 1979, dove si diploma nel 2007 al triennio di fotografia presso la Fondazione FSM di Firenze. Nello stesso periodo segue le lezioni di Guido Guidi, come libero uditore presso l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna. Nello stesso anno è selezionato tra i finalisti al premio giovani autori, Atlante 007 Rischio Paesaggio, indetto dal MAXXI Museo delle Arti del XX secolo a Roma. Nel 2013 esce il volume autoprodotto, pubblicato per Documentary Platform dal titolo How does it fell to be leaving the most beautiful city in the world? frutto della collaborazione con lo scrittore Olufemi Terry. In precedenza era stato selezionato come finalista al Dummy Award di Kassel. Su invito dell’associazione Osservatorio Fotografico di Ravenna, partecipa alla residenza d’artista all’interno del progetto Dove viviamo. Il volume viene pubblicato nel 2013 con il titolo RUGBY. Partecipa al progetto colletivo Calamita/à, un’indagine sull’area interessata dal disastro della diga del Vajont. Il libro autoprodotto, dal titolo The Walking Mountain è uscito nel 2016.
Ha esposto presso il MAXXI di Roma; Linea di Confine, Rubiera; Photobookshow D Finnish Museum of Photography, Helsinki; f/stop, Lipsia; Le Bal, Parigi; Vasli Souza, Malmö; Fahrenheit 39, Ravenna; Si Fest 24th, Savignano sul Rubicone; FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma; Copenhagen Photo Festival, Istituto di Cultura Italiano a Copenhagen; Pinacoteca Civica di Vigevano. Dal 2014 ha iniziato la carriera di docente con specifico interesse per la progettazione editoriale rivolta alla fotografia. Vive e lavora a Pavia.
Intervengono Marco Lachi e Filippo Bardazzi
L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti
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