Liminal Fiorucci. Dieci anni di moda e arte a Milano di Gianmarco Gronchi ed edito da Postmedia Books indaga le collaborazioni che il fashion designer Elio Fiorucci ha instaurato con grafici, performer, artisti visuali, musicisti e istituzioni culturali tra anni Settanta e Ottanta, a cavallo tra underground e cultura pop.
Martedì 3 dicembre ne parliamo in libreria insieme all’autore e a Francesco Campidori.
Il volume nasce come lavoro di ricerca universitario. Nel libro l’autore ci conduce nelle zone liminali della Milano degli anni Settanta e Ottanta, in cui la moda si ibrida con altre discipline artistiche. Si individuano così momenti ed esperienze fino ad oggi rimasti inediti, ma importanti per capire la temperie culturale della scena milanese di quei decenni, proprio negli anni in cui la moda italiana si va affermando a livello internazionale. È possibile così riscoprire l’attitudine interdisciplinare che lega Fiorucci a molti personaggi di rilievo del tempo – tra cui Alessandro Mendini, Keith Haring, Demetrio Stratos – e che contribuisce a creare un inedito humus culturale. Nel momento in cui Fiorucci rivoluziona la comunicazione visuale attraverso la sua grafica e apre le porte dei suoi negozi alle performance artistiche, c’è però spazio anche per le collaborazioni con la Triennale di Milano e per l’ideazione di una Scuola di Moda. In un continuo oscillare tra arte d’avanguardia e cultura pop, l’autore cerca di ricostruire un profilo critico di Fiorucci e del suo brand di moda, ricontestualizzandolo all’interno del coevo panorama artistico. Gli oggetti liminali di Fiorucci diventano così la cartina tornasole per chiarire alcuni aspetti essenziali per una disamina storica e culturale del sistema moda italiano a cavallo di quei decenni.
Gianmarco Gronchi toscano di nascita, ma lombardo d’adozione, è dottorando presso l’Università di Genova. È stato alunno dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia durante il percorso di laurea triennale in Lettere Moderne. Ha conseguito la specializzazione in Storia e Critica dell’Arte all’Università Statale di Milano. La sua tesi magistrale, dal titolo Il decennio di Elio Fiorucci (1974-1984). Tre casi studio tra grafica, performance e cultura milanese ha vinto il V premio di laurea Fondazione Prada, grazie al quale ha completato la sua formazione presso il Royal College of Art di Londra. È stato nominato Fellowship Researcher presso l’Università di Yale per la primavera 2025. I suoi interessi di ricerca si concentrano sull’arte contemporanea degli anni Settanta e Ottanta, con particolare attenzione alle sue ibridazioni con la moda, la grafica, l’editoria e l’underground. Ha curato alcune mostre e ha scritto di arti figurative, moda e cultura visuale per varie realtà editoriali. Oltre che su riviste di settore, i suoi scritti sono stati pubblicati su Esquire Italia, The Collector, Made In Mind, Lay0ut Magazine, Collectible Dry, Area, La Ricerca.
L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti
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