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27 Set 2023

Il 27 settembre alle ore 18:30 ospitiamo un incontro dedicato al tema del viaggio a cura di Giovanni Agnoloni, Carlo Cuppini e Sandra Salvato.

I dialoghi ruoteranno intorno ai romanzi Da luoghi lontani e Viale dei silenzi pubblicati da Arkadia.

Dal luoghi lontani
Tre autori e tre linee tematiche: Memoria, Sogno e Spazi Cosmici. Ciascun autore firma un racconto per linea. Nove racconti totali per questa raccolta che, nella collana Senza Rotta di Arkadia dove è accolta, trova una collocazione naturale per il suo toccare molte sponde immaginali.  Le scritture dei tre autori evidenziano confluenze tematiche e stilistiche, ma Agnoloni, Cuppini e Salvato riescono a mantenere forte l’identità, così che possiamo, da una sezione all’altra, immediatamente riconoscerne la penna. La forma espressiva per tutti e tre è alta e letteraria, talvolta persino – immagino volutamente – lirica, come si adatta a storie che vogliono soprattutto essere evocative, e che fanno del salto di dimensione e dell’intreccio di piani una scelta. Così il tempo della memoria, quello del vissuto e quello “ad-veniente” si mescolano e interagiscono, portandosi dietro gli spazi che contengono le vite, insieme alla ricerca, il cammino, il desiderio e anche il rimpianto. L’ultimo smette di essere elemento tipico di ciò che è trascorso per insinuarsi nell’ora e travalicare in ciò che sarà. I luoghi della memoria (quelli dei primi tre racconti, che di infanzia e giovinezza sono pieni) come quelli del sogno e quelli cosmici sono densi di rivelazione, sono percorsi interiori e interiorizzati, esplorazioni del sé che permettono magicamente di ritrovarsi, e di ritrovare chi ha significato qualcosa nella vita. Queste storie amano scendere in profondità, non rimangono nei perimetri delle superfici, osano portarsi in aree poco esplorate o ritenute a torto insondabili. Avvicinare i luoghi più meno concreti, reali, a quelli dell’anima, mi pare il fil rouge della lettura, che si rivelerà credo particolarmente gradita a chi ami territori originali e insoliti costruiti con le parole.

Viale dei silenzi
“Firenze era il luogo da cui ero partito e che avevo digerito e rimosso, come un fattore matematico irrilevante ai fini del risultato. Varsavia era stato un territorio di confine, un cuscinetto naturale che, dopo aver ingenerato l’evento-rottura della mia vita – la tua scomparsa – mi aveva preparato a questo recupero, sempre più somigliante a un’esca lanciata in un mare ignoto, per catturare chissà quale misteriosa preda. Dublino, angolo del mio passato, adesso riemergeva trasmutata, benché sempre uguale a se stessa, nella sua eterna sintesi di allegria e malinconia. Ma qui, nella vasta area verde del Trinity College, di tutto ciò percepivo solo un’eco remota. Ero come su uno scoglio isolato in mezzo all’oceano, preso a osservare l’alternanza dei flutti e i moti sommersi di creature profonde, destinate forse a venire in superficie per parlarmi. Pur muovendomi, rimanevo fermo, ancorato a un centro intimo di gravità che sapeva di famiglia, di luoghi consueti, di abitudini rassicuranti. Era come se questa fosse sempre stata casa mia. Passai accanto alla scultura sferica di Arnaldo Pomodoro, che evocava un pianeta progettuale, un frammento dentellato di universo capace di scivolare nelle pieghe dello spaziotempo, immune da masse tali da alterarne il fluido, inerziale procedere. E così feci anch’io, pensando che tutto è uno, che ogni aspetto della vita si specchia negli altri, finché non se ne prende atto e si smette di attaccarsi a cose e persone. Restituendo loro la libertà che per definizione ci appartiene. Io, però, non potevo ancora riuscirci, perché avevo te e Erin da ritrovare. Senza decifrare il vostro mistero, non avrei mai potuto essere completamente libero”

Giovanni Agnoloni (Firenze, 1976), è uno scrittore, traduttore letterario e blogger. Autore del romanzo di viaggio Berretti Erasmus. Peregrinazioni di un ex studente nel Nord Europa (Fusta, 2020), del romanzo psicologico Viale dei silenzi (Arkadia, 2019) e della quadrilogia di romanzi distopici raccolti nel volume Internet. Cronache della fine (Galaad, 2021, in prossima uscita), ha scritto, curato e tradotto vari libri sulle opere di J.R.R. Tolkien, e tradotto libri su William Shakespeare e Roberto Bolaño e opere di Jorge Mario Bergoglio, Kamala Harris, Arsène Wenger, Amir Valle e Peter Straub. Il suo sito è www.giovanniagnoloni.com.

Carlo Cuppini (Urbino 1980) ha lavorato nel campo del teatro e della danza, prima di dedicarsi all’editoria. Ha pubblicato le raccolte di versi Militanza del fiore (2011) e Quando le volpi puniscono gli uomini (2021), il libro di racconti fantastici Il mondo senza gli atomi (2018) e il racconto per bambini Il mistero delle meraviglie scomparse (2021). Il suo blog è www.militanzadelfiore. blogspot.com

Sandra Salvato (Firenze 1972) è giornalista, autrice ed esperta di comunicazione. È direttore responsabile della rivista internazionale “WEP”. Ha lavorato per radio e televisione conducendo programmi sulla terza pagina e l’attualità. Per “Cultura Commestibile”, settimanale di informazione e approfondimento culturale, scrive di editoria e sociale. Lavora a una raccolta di poesie dedicata al mondo del lavoro e delle libertà, in cui sarà pubblicata la lirica Posto Unico, vincitrice della X edizione del Premio Arturo Giovannitti.

L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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