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12 Gen 2023

Donne che scrivono e donne silenziate

“Nel mondo di oggi, ormai completamente dominato dal modo di produzione capitalistico i cui albori risalgono ai tempi di Dante, dove – come informa Anne Dickinson – le donne detengono meno dell’1% della proprietà privata del pianeta, Dante è nostro contemporaneo; migrante «portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade», canta non le armi e l’eroe («Arma virumque cano…»), ma il Paradiso è la donna. Il Paradiso è la terra promessa: Dante ritrova qui la donna amata e vive il suo «Cantico dei cantici». È Beatrice che adesso dice a Dante: «e sarai meco sanza fine cive», cioè sarai eterno cittadino di un mondo senza proprietà borghese”.

Federico Sanguineti

Giovedì 12 gennaio Federico Sanguineti e Rosaria Lo Russo dialogano su Per una nuova storia letteraria italiana (Argolibri, 2022).
Segue la performance Con Dante e con Beatrice

Il libro propone l’assunzione di un nuovo canone. Una storia letteraria nutrita dal pensiero della differenza, dai nomi noti Irigaray e Lussu alle pensatrici straniere non ancora tradotte in Italia, prima fra tutte Dale Spender, autrice del fondamentale saggio Invisible Women, the schooling scandal (Donne invisibili, lo scandalo scolastico), ancora inedito in Italia. Con acribia filologica e impostazione dialettica Sanguineti richiama innanzitutto l’attenzione su grandi autrici quali Cristina da Pizzano e Laura Cereta (le sue Collected letters of a Renaissance feminist, pubblicate nel 1997 dalla University of Chicago Press, sono ancora inedite in Italia), quindi rilegge Dante, Boccaccio, l’umanesimo-rinascimento, Tasso, fino al Novecento di Gadda e Ottieri, analizzandoli soprattutto alla luce del loro rapporto con le donne e il patriarcato. Infine, Sanguineti indica una serie di possibili percorsi di ricerca per scrivere la nuova storia letteraria indispensabile per il secolo nuovo che stiamo vivendo.

La performance_Il testo teatrale Paradiso con Dante e Beatrice nasce da un suggerimento volto a Moni Ovadia dal filologo dantista Federico Sanguineti: quello di parlare di Dante non in maniera dotta o intellettuale e di volgere lo sguardo a qualcosa d’inedito; non all’Inferno, ma al meno frequentato Paradiso e in particolare a Beatrice, una delle figure femminili più celebri della letteratura e poesia mondiali, la donna che prende il posto di Virgilio e guida Dante verso la Verità e la Luce. Paradiso con Dante e Beatrice offre una lettura di Dante alla luce di dieci studiose: Hannah Arendt, Enrichetta Buchli, Adriana Cavarero, Teresa De Lauretis, Joan Ferrante, Carol Gilligan, Luce Irigaray, Maria Caterina Jacobelli, Joyce Lussu e Paule Salomon. 
Il testo, accanto alle terzine dantesche, è redatto in versi da Federico Sanguineti. (La prima dello spettacolo è stata nell’ottobre 2021 con Moni Ovadia al Teatro Comunale di Ferrara).
Nella scrittura di Federico Sanguineti, filologo dantesco, linguista e uomo di teatro, la Commedia di Dante è vista anche come un antecedente fondamentale delle ideologie comunista e femminista. Con spirito genialmente sovvertitore Sanguineti ribalta la prospettiva culturale borghese (desanctisiana, in primis) sull’opera che ha inventato la lingua italiana e il ruolo della musa ispiratrice, ridisegnando in profondità le coordinate culturali della letteratura europea dalle origine ad oggi.

Con lo stesso intento il suo pamphlet Per una nuova storia letteraria, recentemente riedita per Argo in edizione aggiornata e arricchita, propone il ritorno agli studi letterari delle moltissime autrici silenziate, nei secoli, dalla storiografia letteraria italiana.

L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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