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09 Giu 2022

L’amore è l’ombra che fa maturare il vino…

Oltre la montagna, osservando l’osservatore
Spezzando l’oscurità, risvegliando la vigna
La conoscenza dell’amore è conoscenza dell’ombra
L’amore è l’ombra che fa maturare il vino
Regola i comandi verso il cuore del sole

Traduzione di Alessandro Besselva Averame,
da Pink Floys, The lunatic, Testi commentati per Arcana Editore

Giovedì 9 saremo in compagnia di Sandro Sangiorgi autore di L’invenzione della gioia. Educarsi al vino: sogno, civiltà, linguaggio e co-autore insieme Jackie Rigaux di Il vino capovolto. La degustazione geosensoriale. Altri scritti (Porthos edizioni).

Parleremo dei suoi libri insieme a Giulia Mantelli e Teseo Geri. Degusteremo due vini a scelta dell’autore e vi anticiperemo i contenuti e le date di un bellissimo corso dedicato ad un primo approccio al vino previsto in autunno nei nuovi spazi della libreria.

L’invenzione della gioia si compone di diverse sezioni. La prima – “Approccio al vino” – è dedicata all’assaggio, al riconoscimento e alla descrizione del vino buono ed è rivolta principalmente alle persone che hanno già scoperto una passione per il liquido odoroso. La seconda – “Le parole del vino” – nasce come risultato di un’intensa e appassionata indagine linguistica; vuole proporsi come una sorta di dizionario filosofico dei termini e degli aggettivi che si possono usare per qualificare il vino, evitando sterili tecnicismi e utilizzando appieno la ricchezza lessicale della lingua italiana. La terza parte del libro – “La dispensa” – è rivolta soprattutto ai neofiti che necessitano di informazioni basilari sugli aspetti tecnico-produttivi e degustativi, che sono stati aggiornati grazie al contributo tecnico e scientifico di autorevoli rappresentanti del mondo della ricerca e della produzione vinicola. La quarta sezione infine – “Visioni e letture” – è una raccolta di quadri del pittore Marcello Spada associata a una piccola e personale antologia di poesie o estratti di prosa.

Il vino capovolto è un contenitore di due sezioni ben distinte.
Prima di arrivarci trovate una prefazione di Giuseppe Battiston e un’introduzione di Sandro Sangiorgi che spiega il senso del libro.
La prima sezione è del professor Jacky Rigaux e s’intitola La degustazione geosensoriale. Questo pamphlet è prima di tutto una dedica alla Borgogna, dove Rigaux abita e dove si è formato il palato da gourmet illuminato.
Il suo omaggio è, in particolare, riservato alla Côte d’Or e contiene molte informazioni che aiutano a comprendere l’attuale primato di questo territorio e il significato storico di tale superiorità. Un altro interesse dell’autore di Gevrey è esplorare il linguaggio del vino, partendo da chi ne ha scritto prima di noi. È inevitabile che Rigaux si rifaccia agli intenditori e agli scrittori d’oltralpe, sia per affinità linguistica sia per la ricchezza di personaggi che, da almeno quattro secoli, riservano pensieri e parole all’atto della degustazione. Nei punti chiave del testo tradotto troverete dei commenti che, in alcuni casi, cercano di chiarire al lettore italiano talune peculiarità molto francesi, mentre in altri colgono le differenti percezioni del vino e del suo ciclo produttivo. La seconda sezione è una raccolta di scritti dedicati al vino che Sandro Sangiorgi ha messo da parte negli ultimi sei anni, dopo l’uscita de L’invenzione della gioia.
Molti spunti sono nuovi e scaturiscono dall’attività di divulgazione dell’associazione “Porthos racconta”. L’interlocutore è la persona che assaggia e beve il vino, il cittadino consumatore che appare, e spesso vuole sentirsi, l’anello debole della catena e che invece ha un potere eccezionale per cambiare le cose, cominciando a pretendere sempre più vini interessanti e che lasciano un senso di benessere. Il titolo del libro si ispira a una piccola e preziosa opera dedicata all’alimentazione del compianto professor Alfredo Vanotti, La dieta capovolta.

Sandro Sangiorgi è giornalista, scrittore e divulgatore. Nato a Friburgo nel 1962, si occupa professionalmente di vino da oltre quarant’anni. Nel 1981 diventa sommelier professionista. Nel 1986 è tra i fondatori dell’associazione Arcigola, divenuta in seguito Movimento Slowfood. Nel 2000 dà vita al progetto Porthos, curandone l’intensa attività didattica e il periodico, che ha completato la sua pubblicazione col numero Trentasette.
Le sue lezioni sono state frequentate da più di 20mila persone.
Con Porthos Edizioni ha pubblicato quattro libri: Il matrimonio tra cibo e vino, L’invenzione della gioia, Manteniamoci Giovani – Vita e vino di Emidio Pepe e Il vino capovolto. Sta lavorando a una nuova edizione del Matrimonio.

Come editore ha curato le edizioni italiane del volume dedicato alla biodinamica di Nicolas Joly, Il vino tra cielo e terra, e il graphic-novel di Étienne Davodeau Gli ignoranti, il volume Champagne – Il sacrificio del terroir e Io riesco a vederci il sole – Ricette con poesie. Nel 2015 ha fondato insieme ad altre persone l’Associazione Culturale “Porthos racconta” che ha assorbito il progetto originario della società Porthos edizioni.
È considerato il più autorevole insegnante di materie legate al vino e uno dei pochi critici realmente indipendenti. Segue con grande interesse il cinema e la poesia. Pratica il buddismo di Nichiren ed è membro della Soka Gakkai.

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