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28 Ott 2022

ARTE A PARTE è lieta di ospitare Giuseppe Nibali e il suo primo romanzo Animale (Italo Svevo, 2022).

Venerdì 28 ottobre alle 18:30 presentiamo il volume insieme all’autore e a Bernardo Pacini.

Il libro_Giuseppe, il protagonista di questo romanzo, parte da Bologna una mattina di novembre per raggiungere Giardini Naxos. Va da suo padre Sergio, ricoverato in seguito a un ictus, nonostante non si vedano da anni. Dal letto della clinica, Sergio racconta, mentre Giuseppe ascolta e ricorda: episodio dopo episodio, ricostruiscono l’origine del loro allontanamento e di quella solitudine, nata dall’abbandono, che li unisce come dei sopravvissuti. Anni di silenzi, dopo la morte della madre di Giuseppe, e una nuova famiglia ricomposta, una nonna, Annina, a legare passato e presente, tre storie, tre fiabe per Giuseppe bambino, diventano ora tre mappe del ricordo per il Giuseppe divenuto adulto. Quelle della mattanza, di Colapesce e del Sugghiu – un mostro leggendario che abita le zone costiere della Sicilia – tonni, tesori, figli di pescatori, lupi, animali, le loro storie. 
Sergio e Giuseppe, padre e figlio, di indole opposta, come un’isola e una penisola, con in mezzo il vento del mare a far tempesta. L’età adulta ancora in un fermo immagine, fatta di pause e di rewind per Giuseppe, lui che vive di video per lavoro, per leggere il mondo. Solo così riesce a viverlo. Così corporeo invece il padre Sergio, ora fermo nel letto di un ospedale. «E’ esistito Sergio, Giuseppe lo ricorda bene, sa che si esiste per quelli che vivono e mai per i morti. Si esiste, si mangia, si parla, parole che non ha mai registrato, che non può riascoltare, ma suo padre è esistito, ha amato, ha vissuto; un discorso che lui su di sé non riuscirebbe a tessere. Sergio aveva amato sua madre, in tutto quel marcio che c’era stato fra loro l’amore non era mancato. E lui? Lui aveva mai provato un sentimento così?». Attraverso una prosa che ricerca l’esattezza della poesia, Nibali rappresenta due generazioni, confrontando le passioni dell’una e l’apatia dell’altra, due facce di uno stesso animale eternamente votato alla disfatta.  «Vivere è una cosa troppo pericolosa, è una cosa dove se sbagli, muori», ripeteva sempre Giuseppe ad Annina.  Degli uomini, degli animali, restano le loro storie, i tentativi di raccontarle, una storia orale, come le leggende della propria terra, intorno «Alberi contro lo sfondo latteo, un albero si sta alzando dalle acque, un albero scuro con i rami glabri che veloci salgono e si diramano sul soffitto. Allora il padre gli sussurra che la radice si faràgiunco, che il giunco diventeràlegno e che il legno saràpronto per il fuoco». 

Giuseppe Nibali è nato a Catania nel 1991. Giornalista pubblicista, collabora con «Le parole e le cose» e con il magazine di Treccani «Lingua Italiana». Nel 2021 ha pubblicato la raccolta di poesie Scurau (Arcipelago Itaca). Animale è il suo primo romanzo. 

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