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19 Dic 2016

Presentazione di “La nave dei folli” di Marco Taddei e Michele Rocchetti

locandina a3Lunedì 19 dicembre p.v. alle ore 18:00 Marco Taddei e Michele Rocchetti presenteranno il volume “La nave dei folli” edito da Orecchio Acerbo.

Ci faranno sorridere e molto probabilmente ridere

Il giorno seguente, il 20 dicembre, saranno ospiti della Scuola Internazionale Comics di Firenze presso l’Auditorium Stensen (Via Don Mizoni 45) per una masterclass su “Come l’abbiamo fatto”.

Folli…accorrete numerosi dunque!

 

Il Libro

Brandano, un po’ Ulisse un po’eroe picaresco, ha fatto un sogno: la terra non è piatta come un tappeto, ma tonda come una botte. Dal villaggio di Saggionia parte all’avventura con un vascello bucato e una ciurma di reietti da tutti considerati folli. Di avventura in avventura, diretti verso Oriente, giungono in terre inesplorate, incontrano draghi, Kraken, isole di sonnambuli e fanciulle sapienti. Il viaggio non si arresta neanche quando, raggiunte navigando le viscere della terra, arrivano all’inferno. Neppure i diavoli resistono a questa ciurma travolgente. Come già Verne dimostrò, se arrivi e poi superi il centro della Terra, dall’altra parte ti aspetta sempre qualcosa… Con un linguaggio irresistibile che ricorda quello semplice e coltissimo di Gargantua e Pantagruel di Rabelais, gli autori creano un avvincente racconto d’avventura e di formazione. In cui attraverso peripezie surreali si conquista una saggezza raggiungibile solo con la giusta dose di follia.

 

Marco Taddei

L’unica passione che muove Marco Taddei è la scoperta. Nasce a Vasto in Abruzzo nel 1979, sotto il segno dell’Acquario. Raggiunge i vertici della Scuola Elementare Bachelet, dove scopre che è meglio scrivere i temi che fare le moltiplicazioni. Dopo qualche anno (1999) lo troviamo a barcamenarsi in studi di Comunicazione presso l’Ateneo di Macerata. Qui si agita in mille battaglie assieme a decine di sodali. Si laurea con una tesi in Filosofia del Linguaggio sull’Allucinazione Profilmica e il Profilmico Allucinato. In questi anni non si ferma mai e butta giù storie, racconti, canzoni, componimenti, epitaffi, ritratti, facezie, barzellette, frizzi, lazzi, liste della spesa, scritte sui muri e nei bagni. Nel 2008 si sfoga e pubblica una raccolta di poesie bizzarre, “In Dosi Minime” (recentemente la casa editrice è fallita). Inizia a lavorare nel mondo della grafica e parallelamente segue la sua ispirazione scrivendo racconti per fanzine e piccole riviste on line e stampate, alcune ancora vive altre morte da tempo. Incontra Simone Angelini nel 2013 con cui pubblica “Storie Brevi e Senza Pietà” e “Altre Storie Brevi e Senza Pietà”. Per quest’ultimo volume riceve nel 2014 il premio Boscarato come migliore rivelazione (al fianco di Simone Angelini) al Treviso Comic Book Festival. Nel frattempo dal 2013 pubblica e promuove una rivista/magazine che nasce prospera e poi scompare come una cosa fatta di ghiaccio (il nome della rivista è STRA). Sempre nel 2014 pubblica, in tandem con Angelini, una storia di fantascienza a fumetti sul prestigioso numero uno di B-Comics, antologia di nuove leve del fumetto italiano curato da Maurizio Ceccato. Di recente (inizio novembre 2015) è andato in stampa “Anubi” (lui ai testi, Angelini alle vignette), lusingato da critica e pubblico. Intervista gente strana per il sito DateHUB. L’unica cosa che gli sta a cuore è Jan Svankmajer. Legge e rilegge Rabelais e ogni volta se la ride. Nel catalogo di orecchio acerbo “La nave dei folli” illustrato da Michele Rocchetti (2016).

 

Michele Rocchetti

A Michele Rocchetti piace scomporre la realtà, vederla nelle sue singole parti e restituirla ai nostri occhi trasformata. Ogni immagine si crea attraverso una sintesi di prismi o figure piane; tra cubismo e futurismo ogni elemento figurativo si trasforma e viene rielaborato in una chiave inedita. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Macerata in grafica multimediale, frequenta il master in illustrazione per l’editoria Ars in Fabula e ha come maestri Mauro Evangelista e Maurizio Quarello, che considera ‘mostri sacri’. Sempre determinato e pieno d’idee e progetti, Michele Rocchetti ha una sua parola d’ordine: sperimentare. Lo fa alternando, nei suoi lavori, tecniche diverse: dal digitale alla monotipia. Il suo costante bisogno di ricerca, lo porta ad esprimersi anche in campi limitrofi all’illustrazione e ad affacciarsi al panorama internazionale con successo. Nel catalogo di orecchio acerbo: “La nave dei folli” di Marco Taddei (2016), “Il soldatino del Pim Pum Pà” di Mario Lodi (2014) e “Effetti d’un sogno interrotto” di Luigi Pirandello (2013)

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