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13 Mar 2015

Presentazione del volume “Vita di Lidia Sobakevic” di Giovanni Maccari

 

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Venerdì 13 marzo alle ore 18 verrà presentato presso la Libreria Brac il volume di Giovanni Maccari ” Vita di Lidia Sobakevic” edito da Pendragon.

Interverranno Francesca Serra e Matteo Marchesini

Il libro:

Una figlia, un padre. E in mezzo la Russia. Lui si chiama Michele Sobakevic, è uno scrittore dotato di un talento inimitabile ma affetto da una miscredenza che sfiora il nichilismo. Lei si chiama Lidia: il padre esiliato e aristocratico è la sua malattia ma anche la sua principale ragione di vita.

Emigrato da Pietrogrado insieme alla famiglia d’origine dopo la Rivoluzione, Michele vive a Berlino, a Parigi, poi in Italia, dove sposa una donna di origini oscure da cui avrà due figlie: Lidia e la sorella Eugenia. Muore in povertà e solitudine quando Lidia non ha ancora vent’anni. Da allora in poi lei sopravvive nell’ossessione di sapere e conservare tutto ciò che riguarda il padre; la sua esistenza è come divisa in due: la vita vera in cui ogni cosa le sembra irreale e quella come figlia di Michele Sobakevic, che le sembra l’unica vera. La forza del passato riduce il presente a un accidente buffo o irrilevante. Perfino la malattia che la sta uccidendo perde valore rispetto al ritrovamento di un foglietto manoscritto del padre, alle storie del terribile inverno del 1918 a Pietrogrado o alle serate letterarie nella villa di Gorkij a Sorrento. Il romanzo procede per sottrazione: si parte con il dispiegarsi gremito ed esuberante dei vari personaggi che compongono la famiglia Sobakevic, tratteggiando la trama complessa dei loro rapporti e dei loro spostamenti in giro per l’Europa.

Quindi si procede avanti e indietro nel tempo, intrecciando le vicende presenti con vecchi fatti familiari, eventi storici, avventure personali nel contesto di per sé avventuroso dell’emigrazione russa. Piano piano questo mondo variopinto si spenge e si riduce come a un lumicino nella memoria dei sopravvissuti, raccogliendo le sue ultime tracce intorno a Lidia Sobakevic. La malattia, l’avvocato che l’assiste come un sonnambulo nella vita pratica e nelle cause legali, la vita che finisce in un stretto gorgo di incombenze ridicole. Niente di tutto questo riesce ad appannare la sulfurea, ostinata esistenza parallela di Lidia dentro il passato del padre, che la rende un’eroina insieme disincantata e sentimentale di altri tempi. L’ultima erede di una cultura agonizzante, che assiste impavida e incredula al tramonto della grande letteratura.

L’autore:

Giovanni Maccari è nato a Siena e vive a Firenze, dove insegna al Liceo artistico di Porta Romana.

Come saggista ha scritto su autori italiani tra cui Giuseppe Pontiggia, Guido Piovene, Tommaso Landolfi, di cui ha curato Diario perpetuo presso Adelphi (2012). Suoi racconti sono apparsi su varie riviste e di recente su «l’accalappiani» edita da DeriveApprodi. Negli ultimi anni si è occupato di letteratura russa: ha curato un volumetto di Anton Čechov, La lettura. Kastanka. Traduzione di Tommaso Landolfi, presso Adelphi (2012), e ha pubblicato il romanzo Gli occhiali sul naso. Vita romanzesca di Isaak Babel’ e dei suoi anni tempestosi, Sellerio 2011. Sempre di Čechov ha curato l’edizione del racconto Nemici nella traduzione di Leone Ginzburg presso Note Azzurre, collana in ebook dell’editore Quodlibet.

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