Dalla quarta di copertina:
Sono a Scampia, è il 14 Novembre 2009: davanti a me c’è un vecchio campo di calcio, al momento chiuso perché utilizzato come deposito sotterraneo di rifiuti di ogni tipo, l’appalto era gestito da una azienda che faceva capo ai Casalesi. Qualcuno direbbe, tutto normale tra le vie di Scampia.
Ma la mia attenzione cade di nuovo sui tanti graffiti che colorano quest’estesa parete. Chi è l’uomo che a Scampia ha disegnato tanti girotondi di bambini? Quell’uomo si chiamava Felice Pignataro, uno che a Scampia ha lasciato davvero tantissime tracce. Ma chi era Felice?
Lo scopro girando Scampia insieme a Martina, figlia di Felice, e al suo piccolo Michele. Suo padre ha dipinto murales, circondato da ragazzi e bambini, allo scopo di dare un volto alle battaglie ed alle iniziative portate avanti con caparbietà. Molte di queste opere iniziano a deteriorarsi perché corrose dalle intemperie o, addirittura, cancellate a causa della loro provocatorietà: allora, grazie alla mia compagna di viaggio, dotata di un efficiente occhio elettronico, cerco di catturare alcune di queste tracce lasciate da Felice.
L’idea è semplice, ma al contempo assai difficile da realizzare: riportare un simile materiale sulla nuda carta, e fare in modo, così, che i ricordi di Felice non vadano persi, potendo raggiungere gli occhi di chi a Scampia non metterà mai piede.
Con testi di:
Mirella La Magna, Martina Pignataro, Francesco Di Martino, Felice Pignataro, Aldo Bifulco, Emma Ferulano, Gianluca Cacace, Rosario Esposito La Rossa, Daniele Sepe, Massimo Mollo, Libera Velo, Daniele Sanzone, Rosaria Désirée Klain.
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