Pietrolino è la trasposizione a fumetti di un’opera teatrale di Alejandro Jodorowsky per il mimo Marcel Marceau: seconda guerra mondiale, la Francia è occupata dai tedeschi. Pietrolino, saltimbanco dal profilo spigoloso preso in prestito a Marcel Marceau porta avanti la propria poetica battaglia personale per la bellezza in mezzo alla polvere e al frastuono di una Parigi tormentata dall’occupazione nazista. Con i gesti delle mani conduce i suoi spettatori in una affascinante realtà lontana dal conflitto, improvvisando spettacoli per strada e nei bar. Finché la brutalità degli uomini ha la meglio sull’artista, che si ritrova da un momento all’altro privato del proprio talento e àncora, l’uso delle mani. La lotta privata si fa straziante e commovente, Jodorowsky e Boiscommun esplorano il dolore del mimo idealista (nel costante tentativo di sdrammatizzare) che ha perso gli strumenti di lavoro. Finalmente la liberazione, e Pietrolino trova la forza di reinventarsi e ricominciare, affiancato e sorretto dall’affetto di amici vecchi e nuovi. L’universo magico del circo apre ancora una volta la strada alla fantasia, che ora spicca il volo guidata da un paio di guantoni rossi da boxeur…
L’opera teatrale completa di Alejandro Jodorowsky, dagli anni ’50 e dai primi mimodrammi passando attraverso l’esperienza surrealista, l’effimero Panico e l’avanguardia messicana, fino ad arrivare ai giorni nostri. Vengono qui proposti i testi integrali sia della produzione più recente che di quella passata. I testi sono corredati da alcuni commenti di Jodorowsky intorno e sul teatro, che lui stesso ha inserito come introduzione ai diversi periodi della sua vita artistica, tracciando quindi un percorso compiuto della sua avventura teatrale dagli esordi fino ad oggi. Il teatro rappresenta un volto stilistico di Jodorowsky inedito al grande pubblico, che riafferma la forte identità di un artista che non appartiene a nessuna scuola né ad alcuna corrente – pur avendole attraversate tutte – e che si muove a suo agio nella poesia come nella letteratura, nel romanzo come nel cinema, nel fumetto come nel saggio. Non a torto Jodorowsky è stato definito un artista totale e proprio nella sua scrittura per il teatro – arte totale per eccellenza – è possibile cogliere, forse più che in altri ambiti, la motivazione e l’intento che animano uno dei più grandi artisti del secondo Novecento e della contemporaneità.
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