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16 Mar 2018

Scripta l’arte a parole_Attacco all’arte. La bellezza negata

29066848_2027633974171690_1716759756049219584_nVenerdì 16 marzo alle ore 18.00, presso la Libreria Brac, nell’ambito di Anteprima Scripta Festival, si terrà la presentazione del libro “Attacco all’arte. La bellezza negata” di Simona Maggiorelli_L’asino d’oro Edizioni.
Insieme all’autrice interverranno Pietro Gaglianò e Tomaso Montanari.
Il libro Arte in ostaggio. Un viaggio attraverso le epoche, in difesa del linguaggio delle immagini, troppo spesso negato o svuotato di senso. Quando non attaccato con furia devastatrice.

L’arte rupestre del paleolitico a lungo giudicata un falso, le distruzioni dell’Isis, l’eclisse dei beni artistici culturali in Italia e della loro tutela costituzionale, l’arte contemporanea ridotta a merce finanziaria.
Lungo epoche lontane fra loro, l’autrice indaga attraverso la voce di autorevoli critici e intellettuali, gli episodi nella storia dell’uomo in cui l’attacco al linguaggio delle immagini è stato particolarmente virulento. Sulle origini dei graffiti nelle caverne preistoriche e sulla fantasia negata dei loro antichissimi autori, intervengono studiosi come Jean Clottes, Ian Tattersall, Cavalli Sforza, Telmo Pievani.

Paolo Matthiae, Francesco D’Agostino, Maria Bettetini, Paolo Brusasco, Silvia Ronchey sono invece chiamati a confrontarsi sull’iconoclastia wahabita dell’Isis, simbolo della millenaria “diffidenza” verso le immagini che connota tutti e tre i monoteismi.

Le conseguenze dell’attacco alla tradizione della tutela dei beni artistici e culturali (art. 9 della Costituzione), smantellata a partire dagli Anni ’80, indistintamente da tutti i governi, sono denunciate con il contributo di Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Vezio De Lucia, Adriano La Regina, Massimo Bray.
Sulla crisi dell’arte contemporanea, infine, l’ultimo capitolo propone una lettura pressoché inedita, quasi che si trattasse di una nuova forma di iconoclastia. Perché nella cosiddetta società delle immagini in cui viviamo, paradossalmente, sembra non trovare molto spazio una vera ricerca sulle immagini, con un contenuto, che non siano appiattite su standard pubblicitari o una banale riproduzione della realtà. Un “mainstream” egemone e trasversale, rintracciabile dal Pompidou, alla Tate, al MoMA, e che più ha risentito della “finanziariazzazione” dell’arte e dell’estetica del postmoderno. Conclude il libro un’ampia e sorprendente intervista allo psichiatra Massimo Fagioli, dal titolo: Alle origini dell’arte.

L’autrice SIMONA MAGGIORELLI – Giornalista professionista, ha lavorato in quotidiani di diverso orientamento – Liberazione, Il Giornale, La Nazione ed Europa, come cronista culturale e critico d’arte. Dal 2002 nella redazione del settimanale Avvenimenti e dal 2006 a Left, occupandosi di cultura e scienza. Dal 2017 dirige il settimanale Left. Ha diretto la rivista trimestrale Teatro da Quattro Soldi e ha collaborato con Hystrio, East e altre riviste specializzate. Ha pubblicato con Baldini e Castoldi, Titivillus e Cambi. Per L’Asino d’oro edizioni ha curato la postfazione del libro di Federico Tulli, Figli rubati (2015).

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