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21 Gen 2016

Scripta. L’arte a parole – October

manciniNuovo appuntamento per “scripta”, la rassegna ideata e curata da Pietro Gaglianò per la libreria Brac, giunta quest’anno alla quinta edizione.

Giovedì 21 gennaio alle  ore 18.00 sarà la Prof.ssa Maria Giovanna Mancini protagonista dell’incontro, con la rivista “October” edito da Luciano.

 

«October». Una rivista militante

di Maria Giovanna Mancini
luglio 2014_Luciano Editore
Prefazione di Stefania Zuliani
In copertina elaborazione grafica di Domenico Antonio Mancini da un fotogramma del film October di Eisenstein

 

Fondata da Rosalind Krauss e Annette Michelson nel 1976, la rivista «October» si pone immediatamente sulla scena internazionale come singolare spazio di discussione sul presente dell’arte e della critica, oggetto di analisi e di dense riflessioni che muovono dall’esigenza di ripensare in maniera radicale il sistema dell’arte e le sue egemonie. Fin dal titolo, un’esplicita citazione del film dedicato da Eisenstein alla rivoluzione sovietica, la rivista statunitense afferma infatti la propria natura militante, rivendicando la possibilità per la critica, e per l’arte insieme, di essere vettore di trasformazione delle strutture sociali e di pensiero attraverso l’azione politica della produzione culturale. Un processo di cui il volume, grazie ad un continuo confronto con le diverse voci che animano il dibattito sulle due sponde dell’oceano, ricostruisce i luoghi privilegiati – l’analisi mediale, la centralità della fotografia, la rilettura dell’avanguardia europea in termini antiformalistici –  dando conto degli esiti eterogenei e plurimi della condotta critica della rivista, dal periodo eroico della fondazione agli anni più recenti, in cui si nota un’istituzionalizzazione delle proposte che culmina nella pubblicazione di Art since 1900, il monumentale manuale di storia dell’arte firmato da alcuni tra i teorici più attivi sulle pagine di «October». Ad emergere con chiarezza da questo ampio lavoro di ricostruzione e di interpretazione è un quadro teorico denso ed estremamente articolato che conferma il ruolo cruciale delle riviste nell’elaborazione del contemporaneo discorso sull’arte e sulla critica.

 

Il volume, pubblicato con il contributo del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, fa parte della collana Monumenta Documenta diretta da Rossana Cioffi con il comitato scientifico composto da José Maria Morillas Alcázar, Sergej Androsov, Maria Concetta Di Natale, David Ekserdjian, Riccardo Lattuada, Benito Navarrete, Alessandro Rovetta, Gianni Carlo Sciolla e Philippe Sénechal.

 

Maria Giovanna Mancini ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi e metodologie della ricerca archeologica, storico-artistica e dei sistemi territoriali presso l’Università di Salerno (2013), è storico dell’arte e critico indipendente.

Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e di Napoli, si interessa in particolare delle questioni legate all’intervento dell’arte nello spazio pubblico e al ruolo della critica e della curatela nel tempo della globalizzazione. Su questi temi ha pubblicato numerosi saggi e il volume L’arte nello spazio pubblico (2011). Collabora con la rivista «Arte e critica».

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