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21 Nov 2015

Lo scaffale aperto di Mariangela De Crecchio

scaffale mariangelaSabato 21 novembre ore 18

Prende avvio sabato 21 novembre alle ore 18.00 il primo incontro della rassegna “Scaffale Aperto” che da quest’anno va ad arricchire le iniziative della fiorentina Libreria Brac.
Mese per mese, la Libreria Brac ospiterà e proporrà in vendita 10 volumi scelti da un “Lettore Forte”, i più’ significativi, tra quelli che più hanno influenzato e ispirato il proprio immaginario, di quelli che costituiscono il patrimonio documentario che ognuno eredita nel corso della propria vita e che conserva prezioso: una classifica dei libri più amati su uno scaffale aperto per esplorare la parola scritta e i suoi intimi significati.

Per questo mese di novembre la selezione è stata affidata a Mariangela De Crecchio, insegnante di scuola primaria, grande appassionata di teatro.
I suoi interessi spaziano dalla letteratura alla fotografia e alla poesia. A parlare delle sue letture ci saranno insieme a lei gli scrittori Valerio Magrelli e Vanni Santoni, insieme allo psicologo Alessio Grana, che traccerà un profilo della lettrice sulla base delle sue scelte bibliografiche.
Ecco i “magnifici 10”di Mariangela De Crecchio:
1.Mister G. di Gilbert Garcin, Postcart
2.Le botteghe color cannella di Bruno Schulz, Einaudi
3.I beati anni del castigo di Fleur Jaeggy, Adelphi
4.Memorie di un malato di nervi di Daniel Paul Schreber, Adelphi
5.Cuore di mamma di Rosa Matteucci, Adelphi
6.Lieve offerta di Antonia Pozzi, Bietti
7.Canti Orfici di Dino Campana. Einaudi
8. La pietra lunare di Tommaso Landolfi, Adelphi
9. Scene di vita coniugale di Ingmar Bergman, Einaudi
10. Il pozzo delle meraviglie di Giuseppe Pitrè, Donzelli

I protagonisti dell’incontro:
Mariangela De Crecchio (la lettrice): studi umanistici, insegnante di scuola primaria scuola primaria, appassionata collezionista di libri rari e di pregio appartenenti a quella produzione editoriale nazionale che vede la letteratura per l’infanzia custode di una preziosità immaginativa che si svela attraverso parole e figure. La passione per la recitazione la conduce a frequentare regolarmente la Scuola di Teatro, organizzata dal TeatroStudio di Lanciano, e specifici seminari sul racconto teatrale.

Valerio Magrelli è nato a Roma nel 1957. Traduttore e saggista, è ordinario di Letteratura francese all’Università di Cassino. Ha pubblicato Ora serrata retinae (Feltrinelli, 1980), Nature e venature (Mondadori, 1987), Esercizi di tipologia (Mondadori, 1992). Le tre raccolte, arricchite da versi successivi, sono poi confluite nel volume Poesie (1980-1992) e altre poesie (Einaudi 1996). Sempre per Einaudi sono usciti Didascalie per la lettura di un giornale (1999) e Disturbi del sistema binario (2006). Fra i suoi lavori critici, Profilo del dada (Lucarini 1990, Laterza 2006), La casa del pensiero. Introduzione all’opera di Joseph Joubert (Pacini 1995, 2006), Vedersi vedersi. Modelli e circuiti visivi nell’opera di Paul Valéry (Einaudi 2002, L’Harmattan 2005) e Nero sonetto solubile. Dieci autori riscrivono una poesia di Baudelaire (Laterza 2010). Ha diretto per Einaudi la serie trilingue della collana «Scrittori tradotti da scrittori». Tra i suoi lavori in prosa: Nel condominio di carne (Einaudi 2003), La vicevita. Treni e viaggi in treno (Laterza 2009), Addio al calcio (Einaudi 2010), Il Sessantotto realizzato da Mediaset (Einaudi 2011), Geologia di un padre (Einaudi 2013). È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013). Nel 2014 ha pubblicato per Einaudi la raccolta di poesie Il sangue amaro. Nel 2002 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha attribuito il Premio Feltrinelli per la poesia italiana. Collabora alle pagine culturali di «Repubblica» e tiene una rubrica sul blog il Reportage.

Vanni Santoni (1978), dopo l’esordio con Personaggi precari (RGB 2007, poi Voland 2013), ha pubblicato, tra gli altri, Gli interessi in comune (Feltrinelli 2008), Se fossi fuoco arderei Firenze (Laterza 2011), Terra ignota e Terra ignota 2 (Mondadori 2013 e 2014), Muro di casse (Laterza 2015). È fondatore del progetto SIC – Scrittura Industriale Collettiva (In territorio nemico, minimum fax 2013); per minimum fax ha pubblicato anche un racconto nell’antologia L’età della febbre (2015). Dal 2012 dirige la narrativa di Tunué. Scrive sulle pagine culturali del Corriere della Sera e sul Corriere Fiorentino.

Alessio Grana si è laureato in psicologia presso l’università degli Studi di Firenze. Dopo la laurea si è trasferito in Minnesota (USA) dove ha lavorato come Counselor presso una Comunità Terapeutica per minori. Al ritorno in Italia, parallelamente alla sua attività di Psicologo libero professionista è entrato a far parte dell’equipe educativa in una Comunità per Minori Adolescenti. Ad oggi sta concludendo la sua specializzazione presso la Scuola di Psicoterapia Comparata di Firenze. Alessio Grana è inoltre Presidente e Socio Fondatore dell’Associazione Culturale Malastrana Film Series che si occupa della promozione del cinema italiano in pellicola negli USA. Dal 2012 è organizzatore e fondatore di Giallo Fever, rassegna di cinema giallo italiano che si tiene annualmente a New York.

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